OCULARE
Il sito dedicato all'occhio, alle sue malattie ed alla sua cura
01 - camera posteriore
02 - ora serrata
03 - muscolo ciliare
04 - zonale ciliare
05 - canale di Schlemm
06 - pupilla
07 - camera anteriore
08 - cornea
09 - iride
10 - capsula del cristallino

11 - nucleo del cristallino
12 - processi ciliari
13 - congiuntiva
14 - muscolo obliquo infer.
15 - muscolo retto inferiore
16 - muscolo retto mediale
17 - vasi retinici
18 - disco ottico
19 - dura madre
20 - arterie centrali retiniche
21 - vene centrali retiniche
22 - nervo ottico
23 - vene vorticose
24 - fascia bulbare
25 - macula
26 - fovea
27 - sclera
28 - corioide
29 - muscolo retto superiore
30 - retina



• Albinismo oculare

• Anatomia oculare

• Bulbo oculare

• Chirurgia oculare

• Degenerazione maculare oculare

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• Toxoplasmosi oculare

• Degenerazione Maculare Oculare

La degenerazione maculare è una malattia caratteristicamente progressiva che, come dice il nome, colpisce prevalentemente gli anziani (circa il 10% nella fascia che va dai 65 a 74 anni e il 30% nella fascia oltre i 75 anni)anche se esistono casi in età meno avanzata, divenuti piu’ frequenti negli ultimi anni, probabilmente a causa di modificate abitudini di vita e di cambiamenti ambientali.
Le forme della malattia sono due: la forma secca (atrofica) e quella essudativa (neovascolare).
La forma secca è più comune (90% dei casi) e generalmente causa una moderata riduzione visiva ed è dovuta a una lenta e progressiva atrofia del tessuto retinico (epitelio pigmentato e fotorecettori). La forma essudativa è meno comune (10% dei casi), ma più grave; si accompagna frequentemente alla formazione di nuovi vasi sovra coroideale e sottoretinici che si rompono facilmente provocando la perdita di siero e di sangue con processi di cicatrizzazione e distruzione della macula. La sintomatologia piu’ caratteristica e’ data dagli effetti di distorsione nella visione fino a una marcata riduzione della visione centrale, che rappresenta sempre l’esito finale della malattia. L'evoluzione è molto lenta nelle forme non essudative, più rapida nelle forme essudative.
La diagnosi – Può avvalersi di esami sofisticati come la fluorangiografia (che però riesce a identificare i neovasi sottoretinici solo nel 15% dei casi) o l'angiografia al verde di indocianina (1992). Tali esami consentono una diagnosi precoce che migliora le indicazioni della laserterapia.